Danzavano i riflettori... 
Disegnavano luminosità nel buio, un percorso di luci orchestrato da una silenziosa allegria celebrativa d’una figura d’ombra e d’abbaglio, un eroe deplorevole, famigerato, bandito dalla società, ricercato dalle Forze dell’Ordine.
 
L’accorata oratoria s’innalzò per la via d’una disperata inquietudine avventurandosi in una conturbante interpellanza rivolta alla Grande Anima:
“Se qualcuno tenesse in serbo una risposta esaustiva, oggettivamente riscontrabile, alla grande domanda, ‘?’, sul perché della vita, del male e della morte si faccia avanti!’’ tonò con voce impastata di stizza e dolore. “È amaro il tributo versato alla sorte in conto alla voce: ‘pagamento pedaggio’ dovuto dai fruitori d’una breve passeggiata sulla faccia del pianeta Terra. Elementi in continuo esodo, flusso in approdo al nulla. Se un dispensatore di risposte fosse tra noi delucidi me e voi sul significato della fine miserevole riservata all’uomo. Quale fine! Qual è il fine? Quale l’epilogo?”
 
 
MARIA VINCENZA FIORELLA